
10 Mag Architettura e stampa 3d: tornano i modelli
La stampa 3d abilita l’architettura a tornare all’antica pratica dei modelli e dei plastici.
C’erano una volta i così detti “plastici”, modelli in balsa o in cartone, sostituiti quasi del tutto dalle tecniche di rendering e animazione, le quali permettono di vedere un edificio in modo realistico e visitarlo, virtualmente, ancora prima che sia costruito.
Ma le stampanti 3d stanno concedendo ai modelli di avere una rivincita; infatti, ci mettono in mano qualche cosa di solido da rigirare tra le mani, un oggetto visibile da più persone e da più punti diversi contemporaneamente, una rappresentazione dove l’occhio e il tatto possono appagarsi.
L’uso di modelli è documentato anche nella storia dell’architettura: alcuni ci sono pervenuti, come il modello ligneo di palazzo Strozzi di Simone del Pollaiolo (Museo del Bargello, Firenze, in prestito al museo di palazzo Strozzi) o quello della Cupola di Santa Maria del Fiore attribuito a Brunelleschi stesso (Museo dell’Opera del Duomo, Firenze). Celebre è anche il grandioso plastico per basilica di San Pietro in Vaticano realizzato tra il 1539 e il 1546 da Antonio da Sangallo il Giovane, in scala 1:30, con grande dispendio di risorse.
Per la medesima basilica romana, anche Michelangelo Buonarroti presentò un modello ligneo che fu immortalato in una tela del Passignano (Casa Buonarroti, Firenze). Ancora a Michelangelo è attribuibile il modello per la facciata della basilica di San Lorenzo; mentre, in epoca più recente, sono i diversi plastici costruiti dal catalano Antoni Gaudí.
L’uso dei modelli per molto tempo è rimasto confinato a grandi manufatti architettonici e a importanti interventi urbanistici, mentre per progetti più contenuti si sono utilizzate simulazioni al computer. In questo modo, però si è tolta agli architetti la possibilità di farsi un’idea del modo in cui l’edificio avrebbe occupato lo spazio fisico e determinare se gli eventuali problemi potessero essere corretti.
La stampa 3D oggi permette di combinare la precisione delle simulazioni al computer con la tangibilità dei modelli in scala. Questa applicazione richiede la comprensione dei concetti e dei processi della progettazione architettonica, nonché nozioni di scala, proporzioni, spazio, forma e struttura.
Nell’ambito dell’architettura i modelli in scala stampanti in 3D diventano fondamentali e possono essere impiegati con diversi utilizzi per la progettazione architettonica, la comunicazione con i clienti, gli incontri pubblici e le mostre.
Infatti, è necessario che il cliente capisca la relazione degli spazi interni ed esterni: è nello sviluppo dei modelli che si massimizzano l’efficacia e la soluzione tecnologica di stampa stampa.
I modelli ridiventano quindi, la forma più antica di comunicazione architettonica, grazie alle stampanti 3d che permettono di realizzare in modo veloce e preciso modelli fisici in scala e andare anche oltre l’immagine virtuale.
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