Voucher Impresa 4.0 per le aziende varesine con il supporto di Faberlab

Voucher Impresa 4.0 per le aziende varesine con il supporto di Faberlab

Faberlab è a disposizione delle aziende per sfruttare l’opportunità offerta dalla Camera di Commercio di Varese sul tema Impresa/Industria 4.0.

A partire da venerdì 19 gennaio, le imprese della provincia di Varese, possono accedere alle agevolazione Bando Voucher Digitali I4.0 che prevede la concessione di un voucher, di importo non superiore a 5.000,00 euro.

L’iniziativa è volta a promuovere l’utilizzo, da parte delle MPMI di servizi o soluzioni focalizzate sulle nuove competenze e tecnologie digitali in attuazione della strategia definita nel Piano Nazionale Impresa 4.0.

Si mira a stimolare la domanda da parte delle imprese di servizi per il trasferimento di soluzioni tecnologiche, a realizzare innovazioni tecnologiche, a implementare modelli di business derivanti dall’applicazione di tecnologie I4.0.

Le risorse complessivamente messe a disposizione dalla Camera di Commercio ammontano a 170.000,00 euro.

Faberlab, in quanto Digital Innovation Hub promosso da Confartigianato Imprese Varese, è una delle strutture dove le aziende potranno utilizzare i voucher.

Presso il Faberlab sarà possibile:

  • Definire la miglior soluzione progettuale per l’azienda
  • Realizzare un’accurata valutazione dello stato di digitalizzazione dell’azienda, individuando le più efficaci azioni migliorative
  • Individuare i possibili investimenti conformi a Impresa 4.0 (software e hardware)
  • Sviluppare percorsi formativi “su misura” per le singole imprese
  • Ottenere il coordinamento per la realizzazione della propria progettualità
  • Ricevere assistenza per la presentazione della domanda di bando

 

Soggetti Beneficiari

Possono beneficiare delle agevolazioni di cui al presente bando le microimprese, le piccole imprese e le medie imprese come definite dall’Allegato I al Regolamento n. 651/2014 della Commissione europea, aventi sede legale e/o unità locale – almeno al momento della liquidazione – nella circoscrizione territoriale della Camera di Commercio di Varese, ed in regola con il pagamento del diritto annuale.
Le imprese beneficiarie devono:
– essere attive, in regola con l’iscrizione al Registro delle Imprese;
avere legali rappresentanti, amministratori (con o senza poteri di rappresentanza) e soci per i quali non sussistano cause di divieto, di decadenza, di sospensione previste dall’art. 67 D.lgs. 6 settembre 2011, n.159 (Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia). I soggetti sottoposti alla verifica antimafia sono quelli indicati nell’art. 84 del D.lgs. 6 settembre 2011, n.159;
non devono trovarsi in stato di difficoltà, ai sensi dell’art. 2 punto 18 del Regolamento 651/2014 della Commissione europea;
– devono avere assolto gli obblighi contributivi ed essere in regola con le normative sulla salute e sicurezza sul lavoro di cui al D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e successive modificazioni e integrazioni;
devono essere iscritte al Registro Alternanza Scuola Lavoro (RASL) di cui alla legge 107/2015 (ex delibera della Giunta camerale n. 9 del 16 febbraio 2017). Si precisa che le imprese non ancora iscritte nel Registro Alternanza Scuola Lavoro (RASL) possono delegare la Camera di Commercio per l’iscrizione gratuita dell’impresa nel Registro stesso: tale iscrizione deve essere perfezionata entro la liquidazione del contributo, pena l’esclusione dall’erogazione.
Ai sensi dell’art. 4, comma 6, del D.L. 95 del 6 luglio 2012, convertito nella L. 7 agosto 2012, n. 135, le agevolazioni non potranno essere concesse ai soggetti che al momento della liquidazione del voucher abbiano forniture in essere con la Camera di Commercio di Varese.
I requisiti di cui ai punti da 2 a 5 devono essere posseduti dal momento della domanda fino a quello della liquidazione del voucher

Spese ammissibili

Le MPMI varesine di tutti i settori economici (manifatturiero, commercio, servizi e agricoltura) possono accedere agli ambiti tecnologici di innovazione digitale 4.0 ricompresi nel presente bando, riportati nei successivi elenchi 1 e 2:
? elenco 1: utilizzo delle tecnologie di cui agli allegati A e B della legge 11 dicembre 2016, n. 232 e s.m.i. inclusa la pianificazione o progettazione dei relativi interventi e, specificamente:

  • Soluzioni per la manifattura avanzata
  • Manifattura additiva
  • Realtà aumentata e virtual reality
  • Simulazione
  • Integrazione verticale e orizzontale
  • Industrial Internet e IoT
  • Cloud
  • Cybersicurezza e business continuity
  • Big Data e Analytics

? elenco 2: utilizzo di ulteriori tecnologie digitali strettamente connesse all’impiego di almeno una delle tecnologie previste al precedente elenco 1 quali, ad esempio, l’adattamento di sistemi ERP o di customer care all’impiego in ambienti di tipo Industria 4.0. Il legame tra l’impiego delle tecnologie di seguito individuate ed almeno una di quelle dell’elenco 1 deve essere attestato da una relazione tecnica, preventiva alla presentazione della domanda di contributo, sottoscritta dal fornitore del servizio:

  • Sistemi di e-commerce
  • -Sistemi di pagamento mobile e/o via Internet, fintech
  • -Sistemi EDI, Electronic Data Interchange
  • -Georeferenziazione e GIS
  • -Sistemi informativi e gestionali (ad es. ERP, MES, PLM, SCM, CRM, etc.)
  • -Tecnologie per l’in-store customer experience
  • -RFID, barcode, sistemi di tracking
  • -System integration applicata all’automazione dei processi

Sono ammissibili le spese per servizi di consulenza relativi ad una o più tecnologie tra quelle previste dall’elenco 1 e 2 erogati dai fornitori descritti nella “Scheda 1” del presente bando. Sono altresì ammissibili le spese per formazione esclusivamente se essa riguarda una o più tecnologie tra quelle previste dall’elenco 1, e nel limite del 30% del totale della spesa prevista dall’impresa.
Sono ammissibili solo i costi direttamente relativi alla fornitura dei servizi di consulenza o formazione previsti dal presente bando, con esclusione delle spese di trasporto, vitto e alloggio, comunicazione e generali sostenute dalle imprese beneficiarie dei voucher.
I servizi di consulenza o formazione non potranno in nessun caso ricomprendere le seguenti attività:

  •  assistenza per acquisizione certificazioni (es. ISO, EMAS, ecc.);
  •  in generale, supporto e assistenza per adeguamenti a norme di legge o di consulenza/assistenza relativa, in modo preponderante, a tematiche di tipo fiscale, finanziario o giuridico;
  •  formazione obbligatoria ai sensi della normativa vigente.

In fase di presentazione della domanda deve essere specificato, pena la non ammissibilità, il riferimento a quali ambiti tecnologici, tra quelli indicati all’elenco 1, si riferisce l’intervento ed il preventivo di spesa riportante la ragione sociale e partita IVA dei fornitori.
Tutte le spese devono essere sostenute a partire dalla data di presentazione della domanda fino al 180° giorno successivo alla data della determinazione di approvazione delle graduatorie delle domande ammesse a contributo.
Per essere ammessi al contributo i progetti devono superare un importo minimo di investimento specificato nella “Scheda 1”. Non è previsto, invece, un tetto massimo di investimento, che viene lasciato alle stime della singola impresa.
Il contributo viene concesso in misura fissa ed è erogato al raggiungimento dell’investimento minimo previsto sulla base delle spese effettivamente sostenute: le imprese assegnatarie dei contributi devono quindi dimostrare il pagamento delle spese presentando le fatture quietanziate. Nel caso in cui non si possa provare il pagamento con le fatture, possono essere presentati documenti contabili aventi forza probatoria equivalente.
Tutte le spese si intendono al netto dell’IVA, il cui computo non rientra nelle spese ammesse a eccezione del caso in cui il soggetto beneficiario sostenga realmente ed effettivamente il costo dell’IVA senza possibilità di recupero.

Caratteristiche del contributo/finanziamento

Le risorse complessivamente stanziate a disposizione dei soggetti beneficiari ammontano a euro 170.000,00. L’agevolazione sarà concessa sotto forma di voucher.
L’investimento effettuato dall’impresa deve essere di almeno 2.500,00 euro – importo modificato.
L’intensità del contributo è pari al 50% dei costi ammissibili. Investimento minimo 5.000 euro.
I voucher saranno erogati con l’applicazione della ritenuta d’acconto del 4% ai sensi dell’art. 28, comma 2, del DPR 600/73.
Nel rispetto dell’art. 5 del Decreto Legge 1/2012 modificato dal decreto-legge 29/2012 e convertito, con modificazioni, dalla Legge 62/2012 e tenuto conto del Decreto 20 febbraio 2014, n. 57 – MEF-MISE, viene stabilita una riserva del 3% delle risorse finanziarie a favore delle imprese in possesso del Rating di Legalità.
Nell’ambito di tale riserva è riconosciuta, fino all’esaurimento della predetta riserva, una premialità di € 250,00 se l’impresa è in possesso, al momento della erogazione del contributo, di almeno il punteggio base (una “stelletta”).
Per il riconoscimento di tali premialità fa fede l’ordine cronologico di presentazione delle domande.

Modalità e tempi di presentazione della domanda

Le richieste di voucher devono essere presentate prima dell’avvio dell’attività oggetto dell’agevolazione (dove per avvio dell’attività si intende l’inizio del servizio di consulenza o dell’attività formativa) e devono essere trasmesse esclusivamente in modalità telematica, con firma digitale, dal 19 gennaio al 31 maggio 2018 – termine prorogato, salvo esaurimento fondi.
E’ obbligatoria l’indicazione di un unico indirizzo PEC, presso il quale l’impresa elegge domicilio ai fini della procedura e tramite cui verranno pertanto gestite tutte le comunicazioni successive all’invio della domanda.
E’ ammessa per ciascuna impresa una sola richiesta di voucher (la prima pervenuta in ordine cronologico).

Per Informazioni

Per informazioni: dott. Angelo Bongio: angelo.bongio@asarva.org , tel. 0332.256348