Una call della Commissione Europea per creare una rete di centri di eccellenza in Cybersecurity

Una call della Commissione Europea per creare una rete di centri di eccellenza in Cybersecurity

Per favorire la Cybersecurity in Europa è stato lanciata una call da 50 milioni di euro per un progetto pilota finalizzato alla realizzazione di una rete di centri di eccellenza specializzati.

L’annuncio era arrivato a settembre dalla Commissione Europea, promotrice dell’iniziativa, tra le misure proposte per rafforzare la capacità di Cybersecurity dell’Unione Europea, fornendo strumenti adeguati per tenere il passo con una minaccia in continua evoluzione.

Il bando  è rivolto a consorzi, tra cui laboratori universitari e centri di ricerca no profit pubblici o privati, con l’incarico di sviluppare una roadmap stringente per affrontare le sfide della sicurezza digitale, anche con soluzione commercializzabili.

Il progetto sarà finanziato attraverso il programma quadro Horizon 2020.
L’invito a presentare proposte è aperto fino al 29 maggio 2018.
 

LA DIRETTIVA NIS

Inoltre, in attesa del pieno recepimento entro il prossimo 9 maggio da parte di tutti gli Stati membri della Direttiva Nis – il primo atto legislativo dell’Ue volto a rafforzare la capacità di resistenza informatica dell’Unione, visto che introduce l’obbligo di cooperazione tecnologica e strategica a livello Ue nonché parametri e di sicurezza e notifica comuni – la Commissione ha anche scelto di adottare un regolamento di implementazione che riguarda i service provider (motori di ricerca, negozi online e servizi cloud) e la severità degli incidenti di sicurezza informatica.

Ulteriori informazioni sulla call sono presenti qui  e una panoramica sulle azioni della Commissione sul tema cybersecurity sono reperibili qui.

UNA TASK FORCE INTERNAZIONALE

Quello della sicurezza digitale è un problema che va oltre i confini degli Stati.

Nell’ambito del World Economic Forum (Wef) a Davos  è stata annunciata la nascita di una task force internazionale.

Partendo dal presupposto che solo attraverso la collaborazione, lo scambio di informazioni e la definizione di standard comuni la comunità globale potrà contrastare con successo la criminalità digitale organizzata.

Si punta dunque a un Centro globale per la sicurezza informatica con sede a Ginevra: gli esperti in forze all’hub internazionale saranno impegnati a creare la prima piattaforma globale di collaborazione a disposizione di governi, aziende e forze dell’ordine.