
10 Mag Cogliere l’opportunità del Rinascimento Digitale: la nostra ricerca con PWC
Confartigianato Imprese Varese e PwC Italia hanno realizzato negli scorsi mesi uno studio sui possibili sviluppi del Digital Manufacturing (che è stato presentato in un incontro al Sole 24 ore lo scorso 8 maggio).
Il Digital Manufacturing, già presente dagli anni 90 e, in Italia, concettualmente collegato ai movimenti delle Maker Faire e dei Fabrication Laboratory (FabLab), rappresenta oggi una delle realtà a più alto potenziale, con dinamiche di crescita esponenziale rispetto al mercato delle “macchine” digitali, all’impatto organizzativo che i nuovi modelli di business producono sulle imprese e alla opportunità di sviluppo delle soluzioni applicative.
Cosa si intende per Digital Manufacturing e perchè è importante per le imprese?
Le tecnologie digitali stanno rivoluzionando le attività produttive generando innovazione in diversi settori anche grazie ai costi sempre più accessibili.

Non solo stampa 3D, ma progettazione innovativa, soluzioni SW and IoT e, più in generale, rivoluzione dell’arte del “fare”, più accessibile alle idee. Si costruiscono le basi per nuovi risultati di prodotto, più funzionali, e di processo, più efficiente. Si riducono i tempi e i costi ottenendo un alleggerimento della “flessione finanziaria” collegata alla catena del valore del bene o del servizio.
In questo contesto, le imprese hanno accesso a nuovi mercati tramite tecnologie, servizi innovativi e diverse dinamiche del sistema domanda offerta sempre più configurato come una piattaforma di utenti che condividono flussi (dati, progetti, idee risorse, soluzioni etc.).
Tutte le aziende, anche quelle artigiane e tradizionali, si dovranno confrontare con queste innovazioni, comprenderne le modalità e adottarle nei processi produttivi.
Questa dimensione, già carica di innovazione e, all’interno del tessuto urbano, di aspettativa sociale a servizio della collettività, prende oggi sempre più carattere industriale e si inserisce in un contesto produttivo da sempre pronto al cambiamento, quale quello lombardo.
Nel Digital Manufacturing si configurano logiche innovative nel riconsiderare il posizionamento dell’impresa, la sua organizzazione, la programmazione produttiva, il processo distributivo e la supply chain.
Si semplifica l’ingegnerizzazione della “complessità tecnologica”, si sviluppano nuove applicazioni, e nuovi materiali con mix e densità variabili.
I risultati completi della ricerca permettono di esplorare le diverse possibilità di sviluppo come servizi e business per le piccole imprese nel campo delle tecniche della fabbricazione digitale.
Ma insieme alle “possibilità” ci sono anche molte “minacce” che questa tecnologia comporterà non solo a settori artigianali tradizionali, ma anche normalmente considerati robusti come la meccanica di precisione e molta parte del settore plastico.
Il Digital Manufacturing porta dunque a riconsiderare l’organizzazione, la programmazione produttiva e la gestione della catena di distribuzione dell’impresa:
- si costruiscono le basi per nuovi risultati di prodotto (più funzionali) e di processo (più efficiente),
- si riducono i tempi e i costi per alleggerire la “flessione finanziaria” collegata alla catena del valore del bene o del servizio,
- si sviluppano nuove applicazioni, nuovi materiali: non solo stampa 3D, ma una progettazione innovativa. E’ qui che domanda e offerta si sviluppano su una piattaforma di utenti che mettono a sistema dati, progetti, idee, risorse e soluzioni.
Confartigianato Imprese Varese da tempo lavora sul tema del Digital Manufacturing sensibilizzando le imprese ad un cambio di rotta.
Una rivoluzione che a Varese ha trovato il suo punto cardinale nell’officina digitale Faberlab, che, dal marzo 2014, ha sviluppato progetti con imprese locali, progettisti, designer e laureandi, e che oggi si arricchisce di un nuovo tassello: lo studio elaborato da Confartigianato Varese e Pwc Italia, il primo nel suo genere, sugli effetti di questa trasformazione. Esperienze, testimonianze e racconti di chi, questo “rinascimento”, lo sta vivendo in prima persona.