
05 Mag Comprendere la tecnologia ci rende più competitivi: un contributo di Enrico Pagliarini
A inizio primavera sono stato invitato a parlare di innovazione e tecnologia ad una platea di studenti universitari; molti di loro (speriamo tutti) diventeranno ingegneri.

La “lezione” inizia con un test: alzi la mano chi ha sentito parlare di stampa 3D. Tutte le mani alzate, nessuno escluso. Alzi la mano chi ha sentito citare la Internet degli Oggetti. Mani alzate al 90%. E chi ricorda di aver sentito nominare i Big Data? Percentuale ancora alta, ma molte mani rimangono al loro posto.
I problemi nascono quando si chiede loro di spiegare cosa significano queste definizioni che descrivono alcuni dei mega trend che stanno trasformando l’industria. Quali conseguenze scaturiscono dalla loro combinazione? E come si legano per dar corpo all’Industria 4.0?
Se poi allarghiamo il quadro ad una popolazione più vasta ed eterogenea la conoscenza di questi fenomeni si abbassa e conferma che il “divario culturale digitale” è tuttora molto ampio. La rivoluzione dei processi produttivi, condensata nel concetto di Fabbrica 4.0, avviene nelle aziende (sfortunatamente non in tutte), nei FabLab, in alcune università, all’insaputa di un’ampia fetta della popolazione.
Pensiamo a quanto ancora oggi dovremmo fare per alfabetizzare gli italiani all’uso del computer o dello smartphone, andando oltre la superficialità dei social network. Bene, molto di più dovrebbe esser fatto per divulgare la nuova dimensione della manifattura e dell’artigianato.
Perché una popolazione più consapevole e meno digitalmente ignorante, rende, in definitiva, un Paese più competitivo.
Perché? Perché conoscere e comprendere la tecnologia crea le condizioni per capire le conseguenze del suo utilizzo, contribuisce alla nascita di nuove idee, di nuovi prodotti e di nuove imprese (o alla trasformazione di quelle di oggi). Perché crescere respirando una cultura digitale e tecnica crea un terreno fertile per iniziare un percorso di studi destinato ad alimentare l’innovazione.
Perché conoscere le trasformazioni che plasmeranno le aziende di domani contribuisce ad un dibattito, per ora limitato a pochi esperti, sui cambiamenti del mondo del lavoro che in molti casi potrebbero essere dolorosi. Ed è bene non doversi svegliare un giorno, quando sarà troppo tardi.
Enrico Pagliarini
Conduttore 2024 su Radio 24
@e_pagliarini