
31 Mar Dal Faberlab aiuti agli ospedali: «Facciamo valvole in 3D: la tecnologia scrive il futuro»
«Abbiamo scelto di mettere rapidamente in funzione le stampanti a filamento Wasp 4070, Sharebot ng, Flashforge Creator pro e Formlabs 2 per produrre il materiale, ovvero le valvole Charlotte (e le Dave), ideate dall’impresa Isinnova di Brescia e da applicare sul maggior numero delle diecimila maschere da snorkeling Easybreath donate da Decathlon alle regioni italiane per trasformarle in maschere C-PAP ospedaliere per terapia sub-intensiva» prosegue Baldi, al lavoro con l’ingegner Ilaria Restelli per stare dalla parte delle nostre istituzioni sanitarie.
Un’ora e 45 minuti per la Charlotte, 45 per la Dave: sono questi i tempi impiegati da stampanti che lavorano senza sosta, azzerando qualsiasi altra attività del Dih con sede in viale Europa a Tradate: «Essere dalla parte del nostro sistema sanitario in questo momento ci rende orgogliosi del lavoro che siamo in grado di fare – rimarca Baldi – La tecnologia sta dando in questo periodo complesso e sfidante enormi dimostrazioni di duttilità e, ogni giorno, fornisce strumenti nuovi e utilissimi per combattere questa battaglia contro il virus». Ecco perché le porte del Faberlab si sono riaperte non appena da ben due parti sono arrivate le richieste di produzione di materiali particolarmente richiesti in questa fase dalle strutture ospedaliere locali.
«Abbiamo il materiale e lavoriamo a titolo totalmente gratuito: ogni giorno riusciamo a realizzare circa sei set di maschere per impiego ospedaliero e, quanto prima, procederemo alle prime consegue, sia in provincia di Varese che di Como». Dalla nascita, nel 2014, Faberlab ha scelto di fare dell’innovazione funzionale la propria ragione d’essere, e oggi che l’emergenza mette sotto pressione le strutture sanitarie, mettere a disposizione sei anni di know how è sembrato giusto e inevitabile: «La stampa 3D garantisce precisione massima ed è questo ciò che dobbiamo dare agli ospedali: il meglio. Ciò che consegneremo aiuterà delle persone a respirare, e dovrà farlo nel massimo rispetto della sicurezza e della funzionalità» conclude Baldi, che ha già dato indicazione di proseguire sino a che l’emergenza lo renderà necessario, in accordo con la direzione di Confartigianato Artser.
L’idea di impiegare specifiche maschere commercializzate per lo snorkeling nel supporto respiratorio ai pazienti è nata dalla Isinnova di Brescia che, nel frattempo, ha messo a disposizione gratuitamente il brevetto per realizzare le valvole e ha provveduto ad effettuare i test d’impiego in due ospedali bresciani.
In Italia, nel frattempo, il grande cuore dei makers ha iniziato a battere come quello del Faberlab e oggi sono molte le iniziative che si sono moltiplicate nel Paese per produrre le valvole per supportare la funzione respiratoria, «a dimostrazione di come la capacità di immaginare sin d’ora un futuro diverso da come l’abbiamo conosciuto non debba essere solo una necessità ma addirittura un dovere: dobbiamo tutti adattarci e recepire il prima possibile il cambiamento senza guardarsi alle spalle». Il passato è passato, Faberlab guarda al futuro.