Economia circolare: l’alleanza tra tecnologia e ambiente fa bene alle Pmi

Economia circolare: l’alleanza tra tecnologia e ambiente fa bene alle Pmi

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«Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma». Per capire il concetto e l’importanza dell’economia circolare bisogna partire da qui. È il postulato fondamentale di Lavoisier, fisico, chimico e filosofo francese, che a metà ‘700 ha formulato la legge della conservazione della massa. La materia non svanisce nel nulla, i rifiuti non possono scomparire. Da qui l’importanza di promuovere un modello economico basato sul risparmio delle materie prime, sull’utilizzo di energie rinnovabili, sul riciclo e il riuso.
L’economia circolare, appunto. In questo scenario anche (e soprattutto) il mondo della manifattura può dare il suo forte contributo. Come? Con la tecnologia. Un esempio su tutti: le stampanti 3d, che usano poca energia e producono pochissimi materiali di scarto. Con grande beneficio per l’ambiente e risparmio economico per le imprese.

Di questo e di altro si parlerà mercoledì 25 ottobre durante “Economia circolare come motore di innovazione e sviluppo: quali sfide per l’impresa?”. L’appuntamento, organizzato da Confartigianato Imprese Varese e in programma dalle 18 alle 20 nelle sede di Gallarate (viale Milano, 69), si inserisce nella Settimana dell’Energia, ciclo di eventi promossi dalla rete lombarda di Confartigianato.

Eventbrite - Economia circolare in Italia: una sfida per le Pmi
LA MANIFATTURA CIRCOLARE
«Abbiamo sempre più sotto i nostri occhi degli esempi di esperienze imprenditoriali che tengono conto in maniera virtuosa di una dimensione di rispetto dell’ambiente e di una valorizzazione sociale e territoriale del fare economia». A parlare è Angelo Bongio, del Servizio Innovazione di Confartigianato Imprese Varese, che in apertura dell’incontro del 25 ottobre a Gallarate farà un’introduzione proprio su questo tema. «Ciò vale anche per un mondo, come quello della manifattura, che può sembrare lontano dall’economia circolare». Lontano ma non abbastanza, soprattutto se c’è un potente alleato: la tecnologia digitale. «È evidente che le tecnologie in questo sono abilitanti. Un esempio, che non racchiude ovviamente tutte le tipologie di produzione, sono proprio le stampanti 3D, che favoriscono l’introduzione di esempi virtuosi».

LA STAMPA 3D E’ ECOLOGICA
Spieghiamo meglio. In primo luogo le stampanti 3D riducono di molto l’utilizzo dei materiali, o meglio, fanno sì che gli scarti di produzione siano quasi pari allo zero. Che si tratti di gesso, resina o plastica, gli oggetti vengono creati per addizione e non per sottrazione (come accade invece per esempio con la classica scultura, che modella la forma togliendo materia da una base di partenza, e quindi producendo inevitabilmente degli scarti). «Allo stesso tempo – continua Bongio – stiamo parlando di una tecnologia diventata ormai alla portata quasi di tutti. È evidente quindi che garantisce un grande beneficio sociale, perché ci sono adesso maggiori opportunità per fare azienda e impresa da questo punto di vista». Un punto di vista ecologico e ambientale, attento agli sprechi, che punta al riuso e al riciclo.

L’economia circolare è anche uno stile di vita, oltre che un modello economico. Utilizzare materie prime a chilometro zero, creare prodotti biodegradabili e imballaggi che si possono riutilizzare, sfruttare macchinari ad alto risparmio energetico e che producono pochi materiali di scarto. Grazie a tecnologie avanzate poco costose e facilmente accessibili, tutto questo è ora possibile. Basta volerlo.