
24 Mar Zuliefermesse: come è andata.
La missione in Germania ci fa arrivare (di nuovo) in Russia.
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Mai come in una fiera come la Zuliefermesse di Lipsia, ci si rende conto di quanto il mondo sia piccolo. Oppure grande. Il fatto curioso è che per ben due volte, in Germania, alcune repubbliche russe si sono interessate alla provincia di Varese. Nel mese di dicembre 2016, sempre a Lipsia ma al Salone del restauro di Denkmal, il contatto con l’Università Statale di Architettura e Ingegneria Civile di Astrakhan portò a un accordo con Confartigianato Varese e Faberlab per dare il via ad alcuni scambi formativi sulle diverse teorie del modeling nel settore delle costruzioni. Ora, mentre i padiglioni della Zuliefermesse di Lipsia brulicano ancora di buyer da tutto il mondo (la fiera si chiude venerdì 10 marzo), è il cluster della meccanica e dell’ingegneria della Repubblica di Tatarstan ad essersi incuriosita alle nostre imprese. A quello che sanno fare e alle potenzialità che dimostrano di avere. E sulle quali proprio questa Repubblica vuole scommettere.
A Lipsia Confartigianato Varese è l’unica associazione di categoria italiana presente. Una rete di migliaia di aziende della subfornitura meccanica che interessano a tutti perché ci sono opportunità che possono essere sviluppate, sulle quali si può ragionare insieme e che costruiscono un ponte fra tradizione e innovazione.
La collaborazione tra Confartigianato Varese e Faberlab, il laboratorio digitale dell’Associazione varesina, sta incuriosendo l’intera fiera di Lipsia. Parli di meccanica e nello stesso tempo di prototipazione, di leghe speciali ma anche di materiali innovativi. Di export e ti accorgi che la Russia è lì, pronta ad aprire le sue porte. E in questo momento la notizia non è da poco, considerata la vastità dei suoi mercati.
La Repubblica di Tatarstan dista 800 chilometri a est di Mosca, economicamente è tra le più sviluppate delle entità federali russe e la produzione industriale costituisce il 45% del prodotto interno lordo. E proprio sulla costruzione di macchinari industriali (compreso il settore dell’automotive) si concentra la fetta più grossa dell’economia di questa Repubblica. Il contatto con Confartigianato Varese, seppur agli inizi, potrebbe riservare piacevoli sorprese.
Faberlab, da parte sua, è stato il motore di un entusiasmo su tutto quello che è nuove tecnologie e 3D. I russi, va bene, ma anche i tedeschi che di domande ne fanno tante e vogliono capire, fino in fondo, il grado di competenza di cui sono dotate le piccole e medie imprese della provincia di Varese.
Le campionature presentate dalle imprese di Confartigianato Varese presenti alla fiera hanno superato tutti gli esami dei buyer, che si informano sulle tipologie delle lavorazioni e dei macchinari usati. Da un lato la qualità del Made in Italy – si leggono le brochure ma poi si prendono in mano i pezzi, li si gira e rigira e si valuta la lavorazione nel minimo dettaglio – e dall’altro questo modello della piccola impresa italiana, tutto fondato sulla famiglia. Un valore aggiunto che per i tedeschi vale oro.