
02 Apr New Craft, Micelli "Vi porto nel futuro del Made in Italy"
In occasione della XXI Triennale di Milano la Fabbrica del Vapore ospita NEW CRAFT, la mostra curata da Stefano Micelli professore di Economia e gestione d’impresa all’Università Ca’ Foscari di Venezia e fresco autore di “Fare è innovare”. «La mostra New Craft mette in mostra un Made in Italy che già oggi dimostra le possibilità dell’incontro tra un saper fare di matrice artigianale con una cultura del progetto e del design proiettata nel futuro; soprattutto grazie al potenziale delle tecnologie che oggi definiamo “Digital Manufacturing” o manifattura digitale di cui la stampante 3d è l’emblema più vistoso».
«Questo incontro è stato a lungo sottovalutato, oggi però ci rendiamo conto che molte aziende eccellenti, e non solo nel nostro paese, hanno già imparato a combinare, a mescolare questi ingredienti in maniera molto originale e i risultati sono spesso sorprendenti, inattesi. Parlano diun’economia che vive di varietà e di personalizzazione che ha rinunciato all’idea di economia di scala e che fa della cultura un valore aggiunto molto particolare che si traduce in connessioni sociali, relazioni, riferimenti anche in giro per l’Europa».
Ma ciò che si vede in New Craft è una nicchia, o piuttosto l’affermazione di uno standard produttivo che sta conquistando il proprio spazio? «Nel nostro Paese abbiamo costruito un modello di manifattura molto particolare, saldato su un tessuto di piccole e medie imprese che per ragioni ovvie non hanno potuto contare su grandi investimenti di capitali e su economie di scala legate alla capacità di produrre oggetti in forma seriale.
Abbiamo ragionato sulla varietà, sulla personalizzazione sul “su misura”, questo modello oggi viene amplificato dalle nuove tecnologie non solo perché le stampanti 3D e tutte le tecnologie della manifattura digitale consentono di sviluppare a costi contenuti questo potenziale, ma perché internet, il commercio elettronico, le piattaforme di comunicazione permettono di raccontare questa varietà in forme molto economiche e molto persuasive. Possiamo immaginare di continuare su questo percorso, dilatando quanto fatto finora? Alcuni settori ci dicono di sì, per esempio quello del vino. In Italia è un’esperienza che parla di un mondo di piccoli produttori che si è proposto a un pubblico internazionale raccontandosi in maniera originale e che trova propria in una divisione internazionale del lavoro una sponda importante per crescere ed alimentarsi. Possiamo come Made in Italy continuare a prosperare a condizione di incontrare nuovi mercati e nuove sensibilità».
New Craft
Dal 2 aprile al 12 settembre 2016, alla Fabbrica del Vapore di Milano
Martedì – Domenica dalle 10.30 alle 20.30
Ingresso Gratuito
Via Procaccini, 4 – Milano
«Questo incontro è stato a lungo sottovalutato, oggi però ci rendiamo conto che molte aziende eccellenti, e non solo nel nostro paese, hanno già imparato a combinare, a mescolare questi ingredienti in maniera molto originale e i risultati sono spesso sorprendenti, inattesi. Parlano diun’economia che vive di varietà e di personalizzazione che ha rinunciato all’idea di economia di scala e che fa della cultura un valore aggiunto molto particolare che si traduce in connessioni sociali, relazioni, riferimenti anche in giro per l’Europa».
Ma ciò che si vede in New Craft è una nicchia, o piuttosto l’affermazione di uno standard produttivo che sta conquistando il proprio spazio? «Nel nostro Paese abbiamo costruito un modello di manifattura molto particolare, saldato su un tessuto di piccole e medie imprese che per ragioni ovvie non hanno potuto contare su grandi investimenti di capitali e su economie di scala legate alla capacità di produrre oggetti in forma seriale.
Abbiamo ragionato sulla varietà, sulla personalizzazione sul “su misura”, questo modello oggi viene amplificato dalle nuove tecnologie non solo perché le stampanti 3D e tutte le tecnologie della manifattura digitale consentono di sviluppare a costi contenuti questo potenziale, ma perché internet, il commercio elettronico, le piattaforme di comunicazione permettono di raccontare questa varietà in forme molto economiche e molto persuasive. Possiamo immaginare di continuare su questo percorso, dilatando quanto fatto finora? Alcuni settori ci dicono di sì, per esempio quello del vino. In Italia è un’esperienza che parla di un mondo di piccoli produttori che si è proposto a un pubblico internazionale raccontandosi in maniera originale e che trova propria in una divisione internazionale del lavoro una sponda importante per crescere ed alimentarsi. Possiamo come Made in Italy continuare a prosperare a condizione di incontrare nuovi mercati e nuove sensibilità».
New Craft
Dal 2 aprile al 12 settembre 2016, alla Fabbrica del Vapore di Milano
Martedì – Domenica dalle 10.30 alle 20.30
Ingresso Gratuito
Via Procaccini, 4 – Milano