Produformal al Faberlab per dare una nuova forma alla plastica

Produformal al Faberlab per dare una nuova forma alla plastica

Più qualità dei manufatti, estetica migliore, tempi ridotti e dimensioni compatibili con qualsiasi esigenza del progettista. Fabio Aries, se glielo si chiedesse, metterebbe la mano sul fuoco a garanzia del metodo Produformal, che deriva il proprio nome da Produform, l’azienda di cui è titolare e che dal 1998 opera a Gavirate nel settore dello sviluppo di articoli in plastica e metallo attraverso la prototipazione rapida, la realizzazione di piccole serie e di stampi pilota per prodotti sperimentali.

 

 

 

 

 

 

 

 

Di Produformal – dei suoi vantaggi e (perché no?) anche dei suoi svantaggi – si parlerà in occasione del seminario tecnico “Stampaggio plastica: le nuove opportunità con la stampa 3d dei metalli”, in programma dalle 18 di giovedì 4 ottobre nella sede del Faberlab di viale Europa 4/A, a Tradate.

Per descrivere Produformal, il titolare dell’azienda di dodici dipendenti con sede in via Dello Sport, parte dalle basi, dalle caratteristiche stesse della plastica, «un materiale di cui abusiamo e che invece dovremmo usare con cura».
Plastica dunque: chi ben la conosce, altrettanto bene sa che è l’unico materiale che, nel passaggio tra lo stato solido a quello liquido diventa comprimibile e, quindi, molto ben lavorabile. «È proprio in quel momento, quando diventa comprimibile, che posso conferire alla plastica tutte le sue caratteristiche meccaniche».

L’altra particolarità della plastica è che, affinché il manufatto sia dimensionalmente preciso ed esteticamente bello, occorre che lo stampo venga raffreddato in modo uniforme. Per farlo, è indispensabile avere a disposizione un adeguato circuito di raffreddamento.

È qui che interviene Produformal, sistema di raffreddamento a canali conformati con una particolarità che lo rende unico sul mercato: i canali, in quanto conformati, seguono esattamente la sagoma del pezzo. «Progetto, simulazione, produzione: sono queste le parole chiave» assicura Aries, il cui motto è: «La fantascienza in officina». E per chi opera nel settore non è difficile capire che la fantascienza in questo caso è diventata realtà.

Le macchine utilizzate dalla Produform per fornire il servizio Produformal sono prodotte da Eos. Aries ha preso «la tecnica della stampa 3D a strati» e l’ha «applicato a un settore di nicchia come quello degli stampi, utilizzando come materiale l’acciaio, facendo in modo di ridurre il numero di compromessi ai quali i progettisti dovevano sottostare fino a quel momento e imprimendo il massimo della qualità alla plastica».

Vantaggi e svantaggi? «Ne parleremo in occasione dell’incontro al Faberlab ma qualche anticipazione sì, la possiamo dare». Iniziando dalle note dolenti: il costo è più alto, la costruzione è più lenta, si possono utilizzare pochi tipi di acciai, dalla macchina non è possibile estrarre un prodotto finito ed è indispensabile utilizzare acqua di buona qualità. Tuttavia, sull’altro piatto della bilancia c’è il vantaggio che azzera tutte le pecche: «È possibile realizzare i pezzi nella metà del tempo, fino al doppio». Poco? Non per chi ha numeri importanti da fare.

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