
26 Giu Ucimu: 2018 da record per l’industria italiana delle macchina utensili
Lo studio prevede stazionarietà per il 2019.
Sono in assoluto i migliori di sempre i risultati 2018 dell’industria italiana costruttrice di macchine utensili, robot e automazione, che ha registrato incrementi a doppia cifra per quasi tutti i principali indicatori economici, allungando il trend, ampiamente positivo, iniziato nel 2014.
Quarta tra i produttori, l’industria italiana di settore si è confermata terza tra gli esportatori e ha inoltre consolidato il quinto posto nella classifica di consumo, a testimonianza della vivacità della domanda locale che ha beneficiato dei provvedimenti per la competitività (Industria 4.0 e Impresa 4.0).
Le stime per il 2019 indicano, invece, per la prima volta dopo cinque anni, una battuta d’arresto, dovuta principalmente a una situazione di incertezza e instabilità sia sul fronte interno che estero..
I consuntivi 2018
Secondo i dati di consuntivo elaborati dal Centro Studi & Cultura di Impresa di Ucimu, nel 2018, la produzione di macchine utensili, robot e automazione si è attestata a 6.775 milioni di euro, registrando un aumento dell’11,3% rispetto al 2017.
Il risultato è stato determinato sia dal positivo andamento delle consegne dei costruttori sul mercato interno, salite, del 15,2%, a 3.112 milioni, sia dall’export che si è attestato a 3.663 milioni di euro, crescendo di oltre otto punti percentuali rispetto all’anno precedente.
Nel 2018, principali mercati di sbocco dell’offerta italiana sono risultati: Germania (394 milioni +15,1%), Stati Uniti (354 milioni, +11,5%), Cina (341 milioni, -0,4%), Polonia (229 milioni +41,7%), Francia (227 milioni, +6,7%), Spagna (144 milioni, +7,9%), Russia (100 milioni, +11,9%), Turchia (90 milioni, +2,6%).
Decisamente positivo il risultato del consumo che ha registrato, per il quarto anno consecutivo, un incremento a doppia cifra, attestandosi a 5.164 milioni di euro, il 15,7% in più rispetto al 2017.
Le previsioni 2019
L’andamento dell’industria italiana di settore, nel 2019, rimarrà pressoché stazionario, come emerge dai dati di previsione elaborati dal Centro Studi & Cultura di Impresa di Ucimu.
In particolare, la produzione dovrebbe rallentare la crescita, salendo del 3,6%, a 7.020 milioni di euro; così l’export che dovrebbe raggiungere il valore di 3.900 milioni di euro, il 6,5% in più rispetto al 2018.
Il rapporto export su produzione si stima debba crescere a quota 55,6%.
Più lento anche il consumo, che si attesterà a 5.220 milioni di euro (+1,1%), rimanendo dunque sullo stesso livello del 2018, così come le consegne dei costruttori sul mercato domestico (3.120 milioni, +0,3%) e le importazioni (2.100 milioni, +2,3%).