
07 Giu Una festa di prototipi e di design: i ragazzi del Frattini lanciano totem, giochi e panchine
Largo ai giovani. Erano in sessanta, ieri, al Teatro Santuccio di Varese per presentare i lavori realizzati durante il loro periodo di alternanza scuola-lavoro a Faberlab e Versione Beta (l’hub digitale e la scuola di formazione permanente di Confartigianato Imprese Varese). Sotto i riflettori, il design: di prodotto e di servizio. Protagoniste le classi 3E, 4E (Design) e 3G (Multimediale) del liceo artistico “Frattini” di Varese. Passando dall’idea al prototipo, i giovani si sono immaginati e hanno realizzato prodotti belli ma anche funzionali. Pronti ad essere lanciati sul mercato. Usando le nuove tecnologie digitali e abbinando la fantasia alla praticità in due luoghi diversi – Faberlab e Versione Beta – dove si sperimenta un workflow il più vicino possibile a quello del mondo del lavoro reale.
Non capita a tutti di concludere un anno con una festa nell’anfiteatro Santuccio di Varese, una esposizione di piccoli-grandi capolavori e una bella schiera di professionisti pronti ad applaudire al risultato finale. Non capita a tutti ma è capitato a una sessantina di studenti delle classi 3E, 4E design e 3G multimediale del liceo artistico Frattini di Varese che assieme alle docenti, ai professionisti di Faberlab e VersioneBeta (rispettivamente hub digitale e scuola di formazione permanente di Confartigianato Imprese Varese) e a quelli dell’associazione Wareseable hanno sperimentato una formula di alternanza scuola-lavoro interamente dedicata al design di prodotto e di servizio, passando dall’idea al prototipo e preparandosi, chissà, a immaginare un prodotto e il relativo mercato di riferimento.
Un modo interattivo e professionale per affrontare il primo incontro tra scuola e mondo del lavoro e, al contempo, sperimentare il non semplice percorso che separa il progetto dalla sua realizzazione. Diciotto tavole, otto mockup, un totem interattivo dedicato ai potenziali utenti (e relativi bimbi) di VersioneBeta e tanta voglia di non fermarsi qui. Questo il senso della mattina di giovedì 7 giugno e di un percorso durato un anno, durante il quale i giovani hanno sperimentato tra le altre cose l’utilizzo delle stampanti 3D e hanno potuto seguire la filiera della progettazione in un’ottica di design.
«Siamo stati committenti e, con i ragazzi, abbiamo lavorato affinché potessero sperimentare un workflow il più vicino possibile a quello del mondo del lavoro “reale”. Ora speriamo di poter portare il prodotto sul mercato, percorrendo quindi l’ultimo miglio» il commento del responsabile formazione di Confartigianato Imprese Varese, Umberto Rega, e di uno dei tutor dei ragazzi, il prof Paolo Righi, coautore del totem interattivo dotato di interfaccia touch, gioco per bimbi e possibilità di lettura dei contenuti anche con il sistema braille.
Grazie a questo totem, in meno di un minuto si possono ottenere le informazioni utili per entrare in contatto con la scuola di formazione di Confartigianato ImpreseVarese, VersioneBeta e, mentre mamma o papà si informano, i figli possono tentare di far uscire una macchina da un mini-labirinto, trascorrendo il tempo in modo attivo e senza noia.
All’evento del Santuccio hanno presto parte tutti i professionisti e le docenti coinvolti, in testa la coordinatrice Sonia Rela (Liceo Frattini) e Laura Sangiorgi per Wareseable (associazione che cura l’organizzazione della Varese Design Week).
Tra gli altri progetti realizzati (e prototipati anche grazie all’aiuto di Davide Baldi e Ilaria Restelli, Faberlab), il tappeto-tangram, un libretto tattile per bambini, una gru-origami e due panchine, una statica e una mobile.