
15 Nov Varese esporta in Germania il 3D per l’arte
Dal sito di Confartigianato Imprese Varese.
Varese esporta in Germania il 3D per l’arte.
Come lo fanno gli italiani, non lo fa nessuno. Il restauro, s’intende. A dirlo è stato il presidente dell’Associazione Nazionale francese per la tutela delle dimore storiche presente a Denkmal, il Salone europeo per la cura del patrimonio culturale, la conservazione e il rinnovo urbano, che si è chiuso il 12 novembre a Lipsia e che, ormai fiera di richiamo internazionale per il settore, si terrà tra due anni. Chi volesse partecipare contatti Matteo Campari del servizio Internazionalizzazione allo 0332.256290 oppure scrivendo a matteo.campari@asarva.org.
In Francia vanno scomparendo le scuole, e le figure, dedicate alla tutela del patrimonio. In Italia invece no. Lo sa bene Confartigianato Varese, che a Denkmal c’era con uno stand tutto suo nello Spazio Italia e con tante imprese: alcune presenti, altre che hanno dato pieno mandato all’Associazione per esplorare il terreno e aprire nuovi contratti con i B2B Contact to Denkmal (ne abbiamo effettuati una ventina) con buyer europei e russi. Obiettivo raggiunto: l’appeal dell’artigianato italiano non si ferma in Germania (un mercato sempre ghiotto per i restauratori) ma supera tutti i confini quando si abbina alle nuove tecnologie che hanno fatto dire, ai 13.900 visitatori, un meravigliato “Oh”.
E’ questo che è successo a Denkmal con Faberlab: che in fatto di stampa 3D è un punto di riferimento, che con gli istituti di ricerca presenti ha aperto contatti importanti e che a Lipsia ha portato il bello dell’architettura italiana con i modellini di Palazzo Lombardia, delle architetture di Gae Aulenti, della Venere di Milo e della cupola del Pantheon di Roma. E tutto questo a due passi dallo stand riservato all’Istituto Fraunhofer di Stoccarda, che in Germania è un protagonista di prestigio proprio nell’applicazione della tridimensionalità per il mantenimento delle opere d’arte anche storiche.
Cosa manca a molti Paesi europei e non? La grande tradizione italiana delle opere d’arte, d’accordo, ma soprattutto la capacità di tenersele strette con attenzione. Così la fiera di Lipsia ha aperto le sue porte a 435 espositori da 17 Paesi. Russia, Corea, Polonia, Repubblica Ceca sono le prime nazioni con le quali Confartigianato Varese è entrato in contatto: da un lato comunicando in più lingue quello che fa (lo stesso impegno lo offre alle aziende italiane che vogliono andare all’estero e a quelle estere interessate a trovare partner italiani) e dall’altro tessendo rapporti basati sullo scambio di esperienze e know how.
Eravamo lì per raccontare il laboratorio artigiano di stampa 3D e prototipazione, ecco quello che abbiamo mostrato in fiera.