Grazie a Faberlab arriva il vaso-Spa anti stress per foglie e fiori

Grazie a Faberlab arriva il vaso-Spa anti stress per foglie e fiori

Non è un vaso-bonsai, ma per bonsai. Misure da soprammobile: 250mm x 250mm e un’altezza di 8 centimetri. Sta ovunque, è bello da vedere. Dopo il cardiofrequenzimetro realizzato in 3D con la tecnica della stereolitografia (Giancarlo Somaini ce ne aveva parlato nel giugno 2017) e il profumatore d’ambiente (ecologico e anti-tradizionale) che ha tenuto a battesimo Faberlab Design nell’ottobre dello scorso anno, ora lo studio di Malnate lancia un nuovo progetto: il vaso per piante di piccola-media dimensione. Per rispondere alla prima necessità che accompagna il verde d’appartamento: la giusta gradazione di umidità che evita l’essiccamento di foglie e, poi, radici.

 
UNA NEBBIA A BASSO VOLTAGGIO
Non è un caso che Somaini abbia dato il nome di “Nebbia” (con tanto di ideogramma giapponese) a questo nuovo arrivato: «Il vaso produce umidità perché l’acqua, contenuta in un apposito spazio all’interno del vaso, viene nebulizzata a freddo attraverso ultrasuoni prodotti da una resistenza piezoelettrica. Il flusso di vapore esce dai tre fori posizionati a 120 gradi e va ad irradiare sia il terreno quanto il fogliame».
La più bella definizione del vaso “Nebbia” l’ha data, però, il negozio “Fioraia Corvi” di Varese: «Il bonsai, per bere bene e durare nel tempo, deve essere immerso periodicamente nell’acqua, lasciato decantare e poi rimesso al suo posto. Con il vaso di Somaini, invece, è come se il bonsai si lavasse il viso: un getto rinfrescante che serve nei momenti di stress».
Il funzionamento è semplice: «Per ottenere durante la giornata il microclima più adatto per la piantina, il vaso si collega alla presa elettrica a bassa tensione, lo si accende e si programma la quantità necessaria di vapore. Una volta esaurita l’acqua nel contenitore (ad autonomia settimanale), il vaso si spegne da solo», prosegue Somaini.

 
 
SCENOGRAFICO, ALLA RICERCA DI CONSENSI. E POI IL CROWDFUNDING
La bellezza, nel design, è una discriminante: si premia l’occhio ma anche la funzionalità. Da qui il vaso “Nebbia: scenografico, elegante, adatto a tutti gli stili”.
Un campione funzionante dell’oggetto, realizzato con la stampante 3D a sinterizzazione di gesso presente a Faberlab, c’è già. Ed è su questo che Somaini e il laboratorio digitale stanno valutando l’impatto che potrebbe avere sul consumatore finale: prima si misura il gradimento e un domani, perché no, si potrebbe pensare ad una campagna di crowdfunding per realizzarne le prime copie. Un primo bilancio dei costi c’è già: sia per quanto riguarda lo stampo che per l’elettronica di base.
Somaini è un nome conosciuto non solo in Italia. Perché non ci sono settori nei quali non abbia lasciato traccia: orologi wireless per pazienti sotto sorveglianza clinica, microscopi, maschere subacquee, Gps, plotter, contatori dell’acqua. Ma il designer è anche “interior”: guarda all’interno delle case, le arreda ma va alla ricerca anche di quei complementi che comunicano gusto e che esprimono identità ed etica. Di chi ci abita e di chi, gli oggetti, li pensa, li studia e li disegna: in una sola parola, “Nebbia”.
IIN PORCELLANA CON STILE ZEN
Ma c’è di più: anche la collaborazione tra imprese del territorio è stata ravvivata con il coinvolgimento della Ceramica Tripepi Snc di Cislago. Ancora Giancarlo: «Con loro stiamo cercando di trovare una soluzione per un diverso confezionamento del prodotto lavorando su spessori e conicità». Inizialmente pensato in grès, il vaso sarà prodotto in porcellana per esaltarne, e richiamare, lo stile Zen giapponese ma con un tocco contemporaneo. Perché “Nebbia” ha anche una funzione scenografica e, secondo quanto sottolinea ancora il designer di Malnate, «è un prodotto di nicchia che si può pensare anche come regalo. Insomma, un vaso deve dare importanza alla pianta».

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
E’ IL VASO CHE FA LA PIANTA
In controtendenza con quanto sostengono gli specialisti del settore: una pianta che costa poco chiede un contenitore a prezzi sostenibili. Ma il design è anche questo: una soluzione ai problemi delle imprese e delle persone, mettendo l’accento sulle tante opportunità offerte dalle nuove tecnologie ma anche sull’unicità del pezzo e sul suo ruolo all’interno dell’ambiente. E’ per questo che Somaini non indietreggia: «Sappiamo tutti che un oggetto di design non è un semplice oggetto: ecco perché il mio vaso non è un semplice vaso. Anzi…».