17 Lug E a ottobre si va a Roma: MakerFaire 2015
Per il terzo anno consecutivo Roma ospiterà la European Edition di Maker Faire, il più importante evento sull’innovazione. Ancora più grande, ancora più ricca, MakerFaireRome 2015 ospiterà centinaia di maker da tutto il mondo, conferenze, eventi, workshop e moltissime sorprese.
MakerFaireRome vuole essere sempre più un’occasione di incontro tra il mondo dei makers e degli innovatori e quello della scienza, della ricerca e dei giovani, per moltiplicare le occasioni di business e favorire la creazione di posti di lavoro
Mettetelo in agenda: 16 -18 ottobre 2015
«Un’area Kids più grande – si passa dai 1.300 mq del 2014 a 3.500 mq – e persino Games of Drones, un’area Droni. Sì, proprio nel cuore di Roma si alzeranno in volo tanti droni, nel rispetto delle norme di sicurezza naturalmente».Riccardo Luna, Digital Champion, ha aperto così la presentazione dell’edizione 2015 della Maker Faire Rome, la fiera dell’innovazione, in programma dal 16 al 18 ottobre all’Università La Sapienza.
L’iniziativa è promossa dalla Camera di commercio di Roma, organizzata da Asset Camera e curata da Massimo Banzi, co-fondatore di Arduino, proprio insieme a Riccardo Luna per continuare a fare di «Roma il baricentro mondiale dell’innovazione». Ma la Maker Faire a Roma non è solo una festa. «Siamo il siamo secondo paese manifatturiero d’Europa, i makers – ha sottolineato Luna – sono il nuovo Made in Italy». Innovazione e tradizione insieme, e anche tanto spazio anche per design e moda, ha sottolineato invece Massimo Banzi che ha parlato della Maker Faire Rome come «delle 4 più importanti Maker Faire al mondo e diversa dalle altre. Abbiamo innovato gli innovatori» ha aggiunto.
Il 15 aprile si è aperta la Call 4 Makers che lo scorso anno ha registrato il numero di 800 progetti provenienti da 65 paesi tra cui Francia, Regno Unito, Germania, India, Giappone, Cina, Svizzera, Svezia, Paesi Bassi, Canada, Taiwan, Colombia, Stati Uniti, Brasile, Danimarca, Egitto, Messico, Singapore e Grecia. Fino al 31 maggio gli inventori potranno elaborare e presentare le proprie creazioni. Una commissione, guidata dai curatori della manifestazione, valuterà e selezionerà i migliori progetti che saranno esposti durante la fiera.
Ma già dal primo aprile scorso è partita la Call 4 Schools(quest’anno aperta a tutte le scuole e non solo agli istituti tecnici), per i migliori progetti nelle scuole. Nel 2014 parteciparono oltre 100 scuole e ne furono scelte 18 che, con le loro idee e opere, contribuirono all’enorme successo di pubblico del padiglione riservato lo scorso anno alle scuole e alle università. In questa edizione, grazie ai maggiori spazi a disposizione, saranno 30 gli Istituti ammessi. La Maker Faire Rome considera particolarmente importante il contributo delle scuole poiché è grazie all’energia e all’inventiva dei nostri giovani che possiamo puntare al rilancio della manifattura italiana.
Dopo i numeri della scorsa edizione (90 mila visitatori, 600 progetti esposti), quest’anno la fiera diventa ancora più grande con la Sapienza che per tre giorni sarà eccezionalmente chiusa (oltre 80 mila metri quadrati a disposizione di makers e visitatori).
«Sono contento di essere qui – ha detto il sindaco Ignazio Marino – con un evidente conflitto d’interesse perché sono felice che si comunichi la scienza e lo si faccia in modo felice e comprensibile: vedere come l’anno scorso nella sede prestigiosa del Parco della Musica tanti bambini correre da un tavolo all’altro e comprendere i principi dell’elettricità è davvero una gioia. E quest’anno l’evento sarà a La Sapienza, un percorso che ci rende orgogliosi perché siamo la città europea più importante in questo settore. Spesso in Italia quando si organizzano eventi e manifestazioni culturali si va dalla politica a chiedere risorse, qui invece è fondante il principio di autosostenibilità».
Marino ha poi espresso la volontà di fare della Maker Faire «un evento quotidiano nella nostra città. Abbiamo nella nostra disponibilità degli spazi straordinari come quelli dellastazione Tiburtina, che tra pochi mesi diventerà il nodo ferroviario più importante d’Italia – ha spiegato il sindaco – vorrei che tali spazi venissero messi a disposizione di giovani creativi e di persone che con la loro testa, fantasia e cervello possono portare una nuova economia nel nostro Paese. Persone che non devono essere scelte dall’amministrazione o dalla politica ma dai giovani stessi, ed è l’impegno che chiedo alla Maker Faire, perché se vincono i migliori vinciamo tutti».
«Vogliamo che Roma diventi un hub internazionale dell’innovazione e dei makers, per dimostrare che non siamo solo la città dell’archeologia, ma anche del futuro. L’obiettivo è fare della Maker Faire un appuntamento internazionale per avere anche progetti da applicare nella nostra città», ha detto invece l’assessore alla Roma Produttiva Marta Leonori.