Freeformer 200-3X per prototipi e piccole serie: una rivoluzione per la plastica

Freeformer 200-3X per prototipi e piccole serie: una rivoluzione per la plastica

Si chiama Freeformer 200-3X ed è la nuova stampante 3D in dotazione al Dih Faberlab. Si tratta di un’apparecchiatura per la produzione additiva con tecnologia brevettata Apf (Arburg plastic freforming) che consente di realizzare prototipi e piccole serie utilizzando materie plastiche in granuli (granulati di plastica) anziché filamenti o polveri.
Freeformer 200-3X è in grado di stampare oggetti 3D senza strutture di supporto, strato per strato, a partire da goccioline minuscole. L’unità di scarico con ugello rimane fissa, mentre il supporto dei componenti si sposta su tre o cinque assi.
Freeformer è concepito come sistema aperto. I parametri di slicing e di processo sono programmabili liberamente e possono quindi essere adattati in ogni momento a seconda delle esigenze. In base ai set di dati per i materiali di riferimento di Arburg, è inoltre possibile lavorare in modo semplice e rapido anche i materiali originari modificati, come ad esempio il policarbonato specifico per l‘uso in campo aerospaziale o il TPE per uso medicale con autorizzazione della Food and Drug Administration.
Il macchinario è dotato di due unità di scarico per produrre pezzi in materiali diversi, tra cui anche il materiale rigido/morbido resistente alle sollecitazioni, e con varie combinazioni di colori. In caso di geometrie complesse, un componente può all‘occorrenza servire per la realizzazione di strutture portanti.
Come funziona: grazie a una speciale vite di plastificazione, i granulati standard vengono fusi come nello stampaggio a iniezione. In seguito alla fusione avviene la formatura libera senza stampo.
L‘otturatore dell‘ugello temporizzato ad alta frequenza eroga piccolissime gocce di materiale plastico, che vengono posizionate con precisione mediante il supporto mobile del pezzo. Per l‘indurimento della materia plastica nella camera di produzione termoregolata non sono richiesti processi speciali o aggiunte di materiale: le piccolissime gocce, infatti, si legano automaticamente al materiale circostante. Ciò consente di creare, strato dopo strato, pezzi in plastica tridimensionali caratterizzati da un‘elevata resistenza. Le dimensioni delle gocce, lo spessore dello strato e la regolazione del processo possono essere modificati in modo mirato, a seconda delle esigenze.
A fronte di queste caratteristiche, i vantaggi per chi usa il macchinario sono molteplici: varietà di materiali; impiego di materiali originari; lavorazione di compound specifici; combinazione di materiali e colori, tra cui anche il materiale rigido/morbido resistente alle sollecitazioni; processo a emissioni zero e senza residui; elevata qualità dei pezzi.