L’Insubria al Faberlab per connettere imprese, tecnologia e giovani

L’Insubria al Faberlab per connettere imprese, tecnologia e giovani

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Avvicinare l’università alle Pmi e le Pmi a più stretto contatto con l’università per rafforzare il dialogo, lo scambio di esigenze e competenze, offrire opportunità nell’ambito dell’apprendistato di terzo livello ed esplorare le possibili sinergie nell’ambito della prototipazione e della stampa 3D.
Obiettivi che Confartigianato Imprese Varese e Università degli Studi dell’Insubria condivideranno a partire dalla visita del rettore, professor Alberto Coen Porisini, al Faberlab di viale Europa 4/A a Tradate, in programma venerdì 23 giugno. Un appuntamento al quale prenderanno parte anche il presidente di Confartigianato Varese, Davide Galli, il direttore Mauro Colombo, il responsabile dell’hub tradatese, Davide Baldi, la responsabile di AreaBusiness, Monica Baj e il responsabile formazione di Confartigianato-VersioneBeta, Umberto Rega.
L’incontro è stato organizzato in occasione del seminario “Quanto è importante la matematica per un artigiano?”, in programma sempre venerdì 23 giugno dalle 18 alle 20 (ingresso gratuito), con Angelo Guerraggio, docente dell’Insubria e autore del volume “Con la testa tra le nuvole?”. L’ingresso è libero e l’invito, oltre che alle imprese, è stato esteso agli studenti dell’Insubria. «Scienza e ricerca sono chiavi fondamentali per incrementare la capacità di comprendere le opportunità offerte dalle nuove tecnologie e di interpretarle nel modo migliore possibile, a beneficio del territorio e del suo tessuto economico» spiega il presidente Galli.
Di qui l’incontro con il professor Guerraggio, la visita con il rettore dell’Insubria e le sinergie già in atto con alcuni atenei milanesi, a cominciare dal Politecnico. «Sempre nell’ottica di interazione è da inserire lo sforzo fatto dall’associazione con il progetto Ife (Imprese formative di eccellenza) – Job Talent, che punta da un lato all’inserimento delle giovani generazioni nelle imprese e, dall’altro, alla sensibilizzazione e responsabilizzazione delle aziende che decideranno di puntare sui ragazzi e sugli universitari» prosegue Galli.
In questa chiave è da leggersi anche l’evoluzione di Faberlab, sempre più hub della diffusione della cultura digitale ma, al contempo, «sempre più service per imprese, industrie e professionisti in un’ottica di supporto progettuale e prototipale». «La vicinanza alle aziende, l’ascolto dei bisogni, il dialogo con gli attori che sul territorio possono portare contributi alla crescita tecnologica del tessuto imprenditoriale e la traduzione in azione attraverso Faberlab sono il contributo che vogliamo dare alle imprese, soprattutto in chiave di Industria 4.0 e connessione e integrazione tra design e produzione, progettazione e realizzazione».