Sei competenze per la trasformazione digitale

Sei competenze per la trasformazione digitale

IBM ha individuato sei competenze di cui le aziende hanno bisogno per sovvertire i modelli di business tradizionali e acquisire quote di mercato o entrare in nuovi mercati.

Le imprese industriali sono in gara per conquistare e mantenere un posto al sole nel mercato e rapporti sempre più “intimi” con i loro clienti attraverso tecnologia e dati.

Tecnologia e dati sono le “chiavi di volta” per la “disruption”, cioè per rivoluzionare radicalmente un’attività o un intero settore.

In un recente sondaggio di MIT Sloan Management Review e Deloitte, il 99 percento dei manager e dirigenti (CxO) intervistati prevede che il proprio settore verrà rivoluzionato in misura moderata o rilevante dalla digitalizzazione, ma solo il 44 percento si ritiene pronto ad affrontare questa “disruption”.

La disruption può avvenire in tre modi:

  • un’azienda rovescia gli equilibri nel proprio mercato costringendo altri attori a operare con modalità completamente nuove;
  • un’azienda rivoluziona un altro mercato introducendo i propri prodotti o servizi per cogliere opportunità economiche favorevoli;
  • un’azienda viene “attaccata” da un concorrente che offre un costo di servizio sensibilmente inferiore a quello di mercato e/o un’esperienza migliore per lo stesso prodotto o servizio.

L’azienda “dirompente” può essere un concorrente dello stesso settore o di un comparto completamente diverso: il 76 percento dei dirigenti identifica il pericolo non nelle aziende di prodotto, ma negli “innovative incumbent”, realtà emergenti che si reinventano completamente per prosperare nell’era digitale.

Per aiutare le aziende ad affrontare questa sfida, IBM ha individuato sei competenze di cui le aziende hanno bisogno per sovvertire i modelli di business tradizionali e acquisire quote di mercato o entrare in nuovi mercati.

Potenziare l’esperienza del cliente

Oltre il 60 percento dei CxO prevede che il fulcro della trasformazione sarà l’esperienza del cliente e non il prodotto.

Le aziende devono quindi collegarsi e restare in contatto con grandi comunità di consumatori per raccogliere la maggior quantità possibile di dati e informazioni, applicando le tecniche della scienza comportamentale. Ad esempio, CEMEX, produttore di materiali per edilizia, ha intrapreso un percorso di trasformazione digitale incentrato sul cliente e sull’utilizzo di dispositivi mobili e app per veicolare l’esperienza al cliente.

Consolidare l’identità del marchio

La “brand equity” costruita sulla reputazione è fondamentale per sviluppare un’azienda “disruptive”. Il management deve favorire un ambiente aperto al mondo accademico e ad iniziative di crowdfunding, crowdsourcing e hackathon, oltre a definire chiaramente il core business in termini di fattori che differenziano l’azienda agli occhi del mercato e capacità di progettare e sviluppare nuovi prodotti in maniera organica. In questo contesto stanno emergendo numerose “piattaforme”, come quella creata da ABB per collegare i propri clienti a circa 200 soluzioni, servizi, dispositivi e sistemi digitali dai quali raccogliere dati preziosi.

Creare un team reattivo e dinamico

Per cambiare modo di lavorare, servono una mentalità flessibile e una cultura del lavoro di gruppo. Le realtà più innovative sollecitano il contributo dei loro addetti, esplorano nuovi modelli operativi, integrano i partner, abbracciano la sharing economy e puntano alla personalizzazione di massa con il “lotto singolo”. Nel mondo dell’auto, ad esempio, una nuova fibra di carbonio con costi bassi e grande resistenza agli urti sta rivoluzionando il settore e diventerà il principale materiale per la fabbricazione di auto entro il 2020.

Implementare l’automazione

Le aziende manifatturiere devono sfruttare il progresso tecnologico implementando l’interazione automatica fra macchine (mediante IoT e intelligenza artificiale) e raccogliendo, ottimizzando e analizzando grandi quantità di dati da cui ricavare priorità e interventi sulle attività operative. La società mineraria Rio Tinto, ad esempio, sta sviluppando la miniera del futuro con tecnologie emergenti (ad esempio dispositivi indossabili) per migliorare la gestione e aumentare la sicurezza degli operai, automatizzando la gestione delle sale comando, dei convogli minerari e delle attività di perforazione.

Collaborare e interagire grazie alla tecnologia

La tecnologia apre nuove prospettive in termini di potenziamento della forza lavoro, sicurezza nelle mansioni a rischio, interazione fra uomo e macchina/robot, miglioramento dei processi e progresso tecnologico, favorendo lo sviluppo di nuovi brevetti e progetti pilota e l’individuazione delle possibili applicazioni. Airbus è un leader consolidato nell’industria aerospaziale che punta a rivoluzionare il settore adottando nuovi approcci, dall’apertura di un centro di innovazione al lancio di droni commerciali per attività di ispezione, fino allo sviluppo della stampa 3D, attraverso un apposito fondo istituito per finanziare queste attività.

Ridefinire il panorama competitivo

Le aziende devono sfruttare dati e tecnologie per differenziare la loro attività, prevedendo sviluppi e rischi/minacce nel loro settore per proteggere il loro business. Inoltre è fondamentale analizzare tutte le opportunità di monetizzazione dei dati ed esplorare le opportunità di ampliamento del business model. Un’icona dell’innovazione come Tesla può rovesciare gli equilibri nel mercato statunitense dell’accumulo di energia (che vale 19 miliardi di dollari) con Powerwall, la batteria nata per le auto elettriche ma in grado di accumulare anche l’energia in eccesso prodotta da impianti fotovoltaici residenziali e commerciali.

 

L’era della connettività coinvolge tutti i settori e accelera l’avvento dell’Industria 4.0. Trasformazione digitale e “disruption” procederanno a ritmi incalzanti. In questo contesto, l’adozione di un “pacchetto di nuove competenze” aprirà nuove prospettive e porterà nuove modalità di lavoro, nuove scoperte e nuovi progressi che si tradurranno in nuovi traguardi per le aziende che sapranno unire le loro competenze alle tecnologie emergenti.

 

 

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